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Al Trento Film Festival il Trentino della Grande Guerra

Massimo Falqui Massida. Sentiero di Pace. 1914-2014 viaggio lungo il fronte restituito alla naturaFin dal 1914 il Trentino è stato coinvolto nella tragedia della Prima Guerra Mondiale, con le migliaia di suoi caduti sul fronte orientale nella lontana Galizia.
Con l'ingresso dell'Italia nel conflitto gli orrori della guerra irrompono direttamente nel suo territorio, lungo un fronte di 300 km dall'Ortles alla Marmolada e il dramma di migliaia di famiglie trentine deportate a ridosso di quel fronte. Tra cinema, letteratura, fotografia e molto altro ancora l'approfondimento del Trento Film Festival sulla Grande Guerra proseguirà fino al 2018.

Per il Trentino la Grande Guerra non ha avuto inizio quel 24 maggio 1915 in cui "il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti". Per il Trentino era iniziata già nel 1914. Pur non diventando, in quel primo anno, una terra contesa e un teatro di battaglia, questa terra tra le montagne con la sua popolazione "entrò" nelle vicende della Storia in modo ugualmente drammatico e coinvolgente.
Anche nella provincia più meridionale dell'Impero d'Austria e Ungheria, il 31 luglio 1914, un mese dopo l'assassinio a Sarajevo dell'erede designato al trono - l'Arciduca Francesco - e della moglie Sofia, giunse l'ordine dell'imperatore Francesco Giuseppe di mobilitazione generale, con la chiamata alle armi dell'esercito, dei riservisti, della milizia territoriale e di tutti gli abili alla leva di massa tra i 21 ed i 42 anni.

In migliaia anche dal Trentino furono chiamati alle armi, lasciando famiglia e occupazioni, e inviati sul Fronte Orientale della Galizia a combattere contro le truppe russe. In quel primo anno di guerra furono oltre 7000 i trentini caduti tra le pianure della Galizia ed i Monti Carpazi e moltissimi furono i prigionieri.

Il Trento Film Festival, da questa 62^ edizione, in programma dal 24 aprile al 4 maggio 2014, intraprende un percorso di approfondimento sul tema "Grande Guerra" che accompagnerà la rassegna fino al 2018. Un progetto declinato attraverso i linguaggi che tradizionalmente il Festival ha fatto propri, a partire dal cinema, e naturalmente letteratura e fotografia.


Letteratura | Ad Alta Voce - Lettura collettiva: "Trincee" di Carlo Salsa
Il diario di Carlo Salsa "Trincee" (Ed. La Feltrinelli) è una forte testimonianza sulla vita in trincea e sui suoi orrori. Così il Tenente Carlo Salsa descrive nel suo libro la trincea: "Il fango impasta uomini e cose assieme. Nel camminamento basso i soldati devono rimanere accovacciati nel fango per non offrire bersaglio. Non ci si può muovere; questa fossa in cui siamo è ingombra di corpi pigiati, di gambe ritratte, di fucili, di cassette di munizioni che s'affastellano, di immondizie dilaganti: tutto è confitto nel fango tenace come un vischio rosso".
Il suo libro è prima di tutto una testimonianza scritta di vita vissuta che nulla ha a che vedere con un diario, perché l'intreccio, la trasposizione degli eventi sono propri del romanzo. Scritto con sobrietà, senza mai cedere nulla alla retorica, né cercar di muovere a facili pietismi, è un affresco di rara bellezza di un evento tragico che ha segnato un'epoca e una generazione; non vi sono certo trionfalismi, ma la sofferta consapevolezza dell'assurdità della guerra, che distrugge le cose, gli uomini e, questi, anche dentro. Trincee non ebbe vita facile durante il periodo fascista per l'aspra critica alla guerra e alle codarde gerarchie militari che ne traspare sin dall'introduzione, e venne ristampato solo trent'anni dopo.
Giornalista, scrittore e sceneggiatore, Carlo Salsa (Milano, 1893 - Milano, 1962) iniziò a scrivere fin da giovanissimo. Arruolato nel 1914 come tenente di complemento in fanteria, fu inviato al fronte all'inizio della Prima guerra mondiale, combatté sul Carso sempre in prima linea, rimanendo ferito e cadendo prigioniero nel 1917. Tornato all'attività letteraria dopo la guerra fu vicedirettore della Società Italiana degli Autori ed Editori e nel 1929 fondò con Leonida Rèpaci ed Alberto Colantuoni il Premio Viareggio. Collaborò poi con la rivista letteraria Le grandi firme, diretta da Pitigrilli. Come consulente lavorò alla sceneggiatura de "La grande guerra", di Mario Monicelli.
Sabato 26 aprile al Café de la Paix, Passaggio Teatro Osele ore 21.00


Cinema | Il 1914 nei documenti filmati d'epoca
Il Trento Film Festival ha da tempo una programmazione che oltre alle novità della cinematografia di montagna propone anche incursioni negli archivi e nella storia del cinema grazie ai propri consolidati rapporti con i principali archivi cinematografici europei e le cineteche italiane (Bologna, Milano, Roma, Torino), che concedono al festival di presentare i loro tesori, spesso in versioni recentemente restaurate nell'ambito del progetto EFG1914 promosso dal portale web comunitario European Film Gateway. A questo il festival può aggiungere l'esperienza della proiezione in sala delle copie in pellicola restaurate o digitalizzate ad alta definizione, dell'accompagnamento musicale, e dunque rendere a questi documenti la dimensione propriamente cinematografica più vicina allo spirito dell'epoca.
Il pomeriggio di sabato 3 maggio sarà dedicato alla proiezione di filmati d'epoca realizzati nell'attuale territorio del Trentino-Alto Adige e diffusi nella fase iniziale del conflitto tra il 1914 e il 1915 con accompagnamento musicale dal vivo di Francesca Aste.
Sabato 3 maggio al Multisala G. Modena, ore 15.00 - 16.30


Cinema | Serata evento di chiusura del 62° Trento Film Festival: Der Stille Berg - La montagna silenziosa di Ernst Gossner, Austria 2014, 94 min.
Al termine della cerimonia di premiazione del 62° Trento Film Festival, la serata proporrà la proiezione in anteprima internazionale del film "La montagna silenziosa" del regista austriaco Ernst Gosser, ambientato all'epoca della Grande Guerra nelle Dolomiti. Si tratta di un racconto storico emozionante incentrato intorno alla guerra che ha diviso il Tirolo, ha segnato la fine della monarchia austroungarica e ha gettato le premesse per la seconda Guerra mondiale. Ma è anche un dramma toccante che ci fa avvicinare a un mondo sull'orlo del precipizio: un precipizio che può aprirsi davanti agli occhi di ogni generazione.
Tutti i personaggi nel film affrontano questa guerra in modo tra loro molto diverso, sostenendola ciascuno per differenti motivi. Ma nessuno ne esce indenne. Un aspetto importante del film è proprio quello di mostrare come in una guerra alla fine ci siano solo perdenti. Nel cast figurano William Moseley, star delle Cronache di Narnia, la leggendaria Claudia Cardinale, Eugenia Costantini, Fritz Karl e numerosi attori e attrici del Tirolo e dell'Alto Adige. Il film è stato sostenuto dalla Trentino Film Commission.
Sabato 3 maggio al Cinema Vittoria, ore 20.30

Fotografia | Massimo Falqui Massida. Sentiero di Pace. 1914-2014, viaggio lungo il fronte restituito alla natura
Questa inedita esposizione a cura di Massimo Falqui Massida, Arianna Mosca, Ilaria Bassoli con il sostegno dell'Associazione Elementare, raccoglie le fotografie realizzate dal fotografo Massimo Falqui Massida lungo i sentieri che costituivano il fronte della Grande Guerra dove la follia dell'uomo oltraggiò la pace della montagna. Le immagini esposte documentano come la Natura, cento anni dopo, si stia lentamente rimpossessando di uno spazio dove ancora oggi, celate dagli elementi naturali, è possibile scorgere le ferite inflitte al territorio dagli impetuosi combattimenti. Entrare in contatto con questi luoghi, con queste vette, con l'esperienza della montagna, offre la possibilità di conservare memoria della tragedia passata, per non dimenticare e per vivere la Pace.
La mostra è ospitata nel Foyer dell'Auditorium S. Chiara dal 24 aprile al 4 maggio, con orari 10.00 - 19.00.