Inquinamento a Storo, dati allarmanti nelle ultime settimane. Valori simili a quelli registrati in zone limitrofe ad un autostrada
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STORO. Una cinquantina circa, le persone presenti alla serata informativa sulla campagna di monitoraggio della qualità dell'aria. L'amministrazione comunale in collaborazione con l'APPA (agenzia provinciale protezione ambiente) ha dato una chiara visione della situazione in cui si trova il comune della Valle del Chiese. Possiamo ironicamente dire che se fino ad ora i Milanesi venivano a Storo per dare ai polmoni una boccata d'ossigeno, adesso è il caso che cambino meta, e vengano da noi solo per mangiar polenta. Fino al 25 novembre la situazione non sembrava preoccupante, ma da lì in poi, a causa dell'alta pressione che si è protratta per parecchi giorni, i dati sono diventati allarmanti. Tutti gli inquinanti hanno raddoppiato i loro livelli, tanto da metterli in paragone con quelli registrati vicino ad un'autostrada. Cinque gli agenti inquinanti presi in esame, ma quello di maggior impatto è il particolato.
Qualità dell'aria a Storo. Una serata di informazione sulla campagna di monitoraggio in corso. Molti i dubbi sollevati sulla bontà dell'aria nel maggiore centro della Valle del Chiese. Ora si aspettano i valori delle rilevazioni
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«L'Amministrazione comunale di Storo in collaborazione con l'Agenzia Provinciale Protezione Ambiente organizza una serata di informazione sulla Campagna di Monitoraggio della qualità dell'aria a Storo mercoledì 18 dicembre 2013 alle ore 20.30 presso la sala riunioni a piano terra del municipio di Storo». Recita così l'avviso a firma dell'assessore all'ambiente del Comune di Storo Laura Danieli che prospetta una serata molto partecipata su un tema che sta a cuore a tutta la popolazione. Un argomento, quello della qualità dell'aria, riportato alla luce dal Comitato Bene Comune di Storo che è riuscito a "denunciare" uno stato delle cose piuttosto anomalo che va avanti da parecchio tempo.
Storo, oggi l'estremo saluto a Mario Quai
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Oggi pomeriggio, alle 17, nella chiesa di Storo, l'ultimo saluto a Mario Quai. Una persona che fece dell'impegno sociale una ragione di vita. Per una quindicina d'anni presidente della locale sezione Avis, e per parecchi anni tra gli animatori del direttivo della Pro Loco di Storo, prima gestì la stazione di servizio fra Storo e Condino, successivamente aprì l'officina di gommista a Ca' Rossa.
Le rilevazioni statistiche di MeteoStoro dei primi sei mesi dell'anno a cura di Piergiorgio Ferretti della Pier Donè Group
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Le rilevazioni statistiche di MeteoStoro dei primi sei mesi dell'anno a cura di Piergiorgio Ferretti della Pier Donè Group. Le giornate serene, nuvolose, variabili, di pioggia, vento, foschia, neve....
«Dal 2015 un nuovo pronto soccorso». A Storo l'incontro sull'ospedale di Tione. Da luglio operativo il volo notturno dell'elicottero per le emergenze. Atteso il primario per rilanciare la Ginecologia e l'ostetricia
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In una sala del Municipio al limite della capienza si è tenuto a Storo l'incontro "L'ospedale di Tione per le Giudicarie: i servizi e le prospettive". Una serata organizzata dalla Comunità delle Giudicarie, in collaborazione con l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e il Comune di Storo, per continuare quel confronto con la popolazione sulla realtà dell'Ospedale di Tione intrapreso da tempo e volto da una parte a capire le esigenze dei giudicariesi, dall'altra per continuare a difendere il presidio ospedaliero delle Giudicarie, favorendo la conoscenza dei servizi offerti e la fiducia dei giudicariesi in una struttura che si sta qualificando anche attraverso la competenza e la professionalità di nuovi primari con l'auspicio che «i cittadini giudicariesi si riapproprino dell'ospedale di Tione».
All'incontro, oltre all'Assessore per la salute e le politiche sociali Luigi Olivieri all'assessore alla Sanità del Comune di Storo Laura Danieli, il Direttore Generale dell'Azienda sanitaria dottor Luciano Flor, il Direttore di Distretto dottor Pier Luigi Gardini, il Direttore del Presidio ospedaliero di Tione Vincenzo Cutrupi, e i direttori dell'U.O. di Ortopedia e Traumatologia Luigi Umberto Romano, di Anestesia e Rianimazione Claudio Merli, di Radiologia Eugenio Marsili, di Chirurgia Generale Gianni Ciaghi e dei Poliambulatori Specialistici Domenico Gaetano e di medicina generale Luigi Battaia.
«Con questo incontro- ha aperto l'assessore Olivieri- si cerca di dar risposta a quell'esigenza di informazione e di confronto con i cittadini emersa anche nel Consiglio della Salute», un organismo che «non ha poteri diretti in termini sanitari ma che agisce come strumento che ha una funzione di stimolo e che permette di cogliere quelle che sono le esigenze del territorio e di porle all'attenzione dei soggetti che gestiscono la sanità in Trentino».
Da qui la decisione di avviare «un'opera di sensibilizzazione di quelli che sono i servizi della struttura ospedaliera». È opportuno che anche l'ospedale «esca dalle propria mura per far conoscere i servizi cercando di recuperare un rapporto diretto con i cittadini ed affrontare insieme le problematiche. Dobbiamo capire se alcune tendenze a non usufruire della struttura dipendano dalla non conoscenza delle funzionalità dell'ospedale di Tione o se siano talmente radicate da essere difficilmente estirpabili. Ringrazio per questo i primari e i responsabili sanitari presenti che garantiscono l'operatività dell'ospedale e che oggi hanno modo di presentarsi e di tracciare una mappa dei servizi offerti».
«L'ospedale non chiude e non chiuderà» puntualizza Vincenzo Cutrupi. «L'ospedale sta cambiando la sua connotazione: si stanno eseguendo dei lavori importanti di ristrutturazione che permetteranno di ultimare per fine anno l'ala est della struttura e di trasferire in essa l'operatività dell'ospedale. In questo modo si potranno iniziare da gennaio 2014 i lavori sulla restante parte ed avviare una riorganizzazione interna, che ci porterà ad avere nel 2015 una struttura conclusa, a norma, con un nuovo pronto soccorso, pronta ad affrontare le sfide che ci attendono». Non mancano le difficoltà, soprattutto per quanto riguarda le risorse umane: «Abbiamo dovuto ridisegnare i reparti. Ora si parle di aree, omogenee di medicina, area di chirurgia... con l'intento di raggiungere un utilizzo dei posti letto al 100% e un perfetto turn over. Per poterla mantenere abbiamo studiato le massime potenzialità, e la massima funzionalità della struttura».
«Quando ho ricevuto come destinazione Tione, ho avuto qualche dubbio; – confida il dottor Merli direttore dell'unità operativa di anestesia con esperienza trentennale al Santa Chiara- sono qui da un anno e ho inziato ad amare questo ospedale e lavoro ogni giorno perchè possa esprimere tutte le sue potenzialità. Noi forniamo un apporto indispensabile per le sale chirurgiche e per il pronto soccorso e andiamo a presidiare, la sala operatoria, volta all'attività programmata con turni attivi di 12 ore durante la settimana e garantiamo la reperibilità il sabato e la domenica. In questo modo l'anestesista è sempre in struttura o reperibile. Con l'1 luglio si inizierà a fare il volo notturno dell'elicottero: un grande aiuto per risolvere il problema delle urgenze. L'ospedale non dispone di una terapia intensiva e di una rianimazione quindi certi tipi di interventi non possiamo farli».
«La mia esperienza si sovrappone a quella del dottor Merli» aggiunge il dott. Gianni Ciaghi responsabile della Chirurgia generale. «Anch'io ho lavorato in altre strutture dove ho potuto acquisire un buon bagaglio di esperienza da poter investire a Tione. Eseguiamo circa 200 interventi all'anno, dal piccolo al grande, con prevalenza di intestini, colon, appendici». Rassicuranti i risultati ottenuti: «nell'ultimo anno non abbiamo avuto problemi e non abbiamo avuto necessità di trasferire nessun paziente a Trento per eventuali complicanze post operatorie» anche se «non trattiamo quegli interventi molto specifici che vengono dirottati su Trento».
Intensissima l'attività descritta dal dott. Romano responsabile dell'unità operativa di Ortopedia: «Facciamo 9000 visite all'anno se consideramo anche l'attività ambulatoriale dell'unità di Madonna di Campiglio aperta nei mesi invernali. Riusciamo a sostenere la chirurgia traumatologica, che nel periodo invernale è quella che ci da più lavoro e ad assicurare un buon livello di prestazione anche nei periodi di massimo afflusso. La tendenza in Trentino è quello di fare rete con tutte le strutture presenti: noi stiamo cercando di specializzarci in quelle maggiormente richieste dal territorio».
«Lei deve ridurre la fuga dalle valli» era stata l'indicazione data al dottor Eugenio Marsili nel 2008 quando si accingeva a giungere a Tione come responsabile del reparto di Radiologia. «E così ho cercato di fare-spiega- nel giro di due anni abbiamo raddoppiato le visite e nell'ultimo anno abbiamo aumentato del 70% le Tac con un aumento dell'84% di quelle di pazienti esterni, di quelli che scelgono». Un dato importante che indica come Tione sia diventato un centro per la Radiologia di riferimento per tutto il Trentino. «Ora con la nuova Tac, possiamo lavorare ad altissimi livelli, e abbiamo messo in campo piccoli accorgimenti che hanno migliorato i servizi». Ma non basta: «per il buon funzionamento di una struttura, non basta avere una buona Tac e un buon primario: o il medico curante ha fiducia dell'ospedale, e quindi mi chiede di fare delle cose o altrimenti il meccanismo si inceppa. Il gioco funziona quando c'è scambio. Quando il medico di base mi chiama o mi manda una mail e mi chiede una prestazione io posso capire delle esigenze e dare delle risposte». In sintesi: «L'ospedale funziona se il medico di base invece che a Gavardo manda i pazienti a Tione perchè è convinto che lì possano avere delle risposte e un ottimo servizio».
Sintetico ma puntuale l'intervento del dott. Domenico Gaetano che ha relazionato sulla situazione dell'attività ambulatoriale: «Dopo un periodo di stasi abbiamo ultimato anche l'ambulatorio di odontoiatria. Stiamo soffrendo un problema di spazi dovuti alla ristrutturazione ma nonostante ciò stiamo incrementando le attività ambulatoriali».
«Cosa vuol dire internista? Chi si occupa di medicina intera, nel senso che cerca di occuparsi delle problematiche globali della persona» risponde il dott. Battaia responsabile dell'unità operativa di medicina. «Noi tramite un lavoro di equipe cerchiamo di tirare le fila, di capire le terapie e gli interventi proposti da molti specialisti e di individuare le migliori cure per i pazienti». Elevata l'attività con 1500 pazienti all'anno ai quali se ne aggiungono 250 nel day hospital: «La struttura piccola, e la riduzione dei posti letto, ci ha spinto da una parte una riduzione della degenza media che si è attestata sui sette giorni e mezzo, dall'altra ci garantisce la possibilità di curare il contatto umano e di fare una "medicina intera"». Non mancano i margini di miglioramento: «Abbiamo la massima collaborazione con gli altri reparti per cercare di garantire la sicurezza dei pazienti, ma ci deve essere data la possibilità di migliorare la gestione del pronto soccorso cercando di trovare le risorse adeguate».
Sull'interazione tra sistema sanitario e territorio l'intervento del dottor Gardini, direttore del Distretto Centro Sud che ha evidenziato come «il Punto unico di accesso sia la risposta concreta al voler dare una risposta globale e semplice a quelli che sono i molteplici bisogni derivanti da uno stato di salute dei cittadini "complesso"» che può essere data «solo da un sistema sanitario che è capace di fare rete con i servizi sociali e con tutti i soggetti presenti sul territorio».
A completare gli interventi del tavolo quello del Direttore Generale dell'Azienda sanitaria dottor Luciano Flor che ha sintetizzato la situazione del sistema sanitario locale e nazionale: «Quello che stiamo attraversando è un momento di grande cambiamento e di riorganizzazione del sistema sanitario nazionale e di conseguenza di quello provinciale. È cambiato anche il ruolo dei cittadini: dalla "sudditanza", si è passati a cittadini che giustamente intendono far valer i propri diritti. Per troppo tempo si è pensato all'organizzazione di medici e infermieri, ora dobbiamo pensare ad un'organizzazione che tenga in massima considerazione il paziente, il cittadino».
«Spendiamo 3 milioni di euro al giorno per la sanità: con questi soldi dobbiamo fare qualità. In una macchina complessa è inevitabile che ci siano problemi, ma dobbiamo cercare di risolverli e per questo il vostro aiuto e le vostre segnalazioni sono preziose». Non sono mancati i riferimenti all'ospedale di Tione: «Noi crediamo che tutti gli ospedali di distretto debbano avere un pronto soccorso e un reparto di medicina molto validi per questo ci stiamo impegnando per una loro riqualificazione e per un potenziamento. A questo si aggiunge, e mi fa piacere confermare, l'inizio a breve del volo notturno dell'elicottero che permetterà di completare il servizio di emergenza». Sempre a luglio si completerà anche la nomina dei primari: «Il reparto di ginecologia e ostetricia, che stiamo cercando di riqualificare, potrà contare sulla guida del dottor Capobianco, una figura di assoluta garanzia che ha prestato servizio negli ultimi anni al San Camillo». Inoltre «c'è la volontà di completare l'organico della medicina generale, che prevede 13 medici piú il primario e di ricostruire l'unità operativa di ortopedia».
Agli interventi dei tecnici è seguito un ampio dibattito che ha messo in luce come il servizio offerto dall'ospedale di Tione sia ritenuto dai cittadini giudicariesi di primaria importanza.
Tra gli intervenuti Ermanno Sartori, che ha sottolineato l'esigenza di metter mano al reparto di ginecologia ostetricia, Mariachiara Rizzonelli che ha posto l'accento sull'esigenza di potenziare il pronto soccorso, il dott. Mon che ha evidenziato la necessità per i pazienti di poter contare sullapresenza di un internista 24 ore su 24, il pediatra Antolini che ha rimarcato la necessità di avere del personale ad hoc per il pronto soccorso e di tarare i servizi su una popolazione che in base alla stagione ha dei significativi incrementi dovuti al turismo.
Molti stimoli e suggerimenti che hanno evidenziato la necessità del sistema locale di fare rete: «È necessario che tutti facciano la loro parte per migliorare la sanità nelle Giudicarie e che si trovino nuove sinergie per garantire risposte alle istanze dei cittadini» è il messaggio di chiusura dell'incontro dell'assessore Olivieri: «A noi l'impegno di far migliorare i servizi, a voi di confermarci che quello che stiamo portando avanti è utile e apprezzato».
Servizi gratuiti in tempo di crisi. Lunedì sera al via a Storo un ciclo di tre serate sui servizi informatici per le aziende, gli artigiani e i commercianti
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La crisi economica ha creato delle difficoltà in tutte le attività produttive; altrettanto vero è che queste attività richiedono la presenza di una struttura informatica solida, moderna e sempre ottimizzata per essere al passo con la concorrenza. Da qui l'idea dell'Istituto Comprensivo del Chiese, del Celntro di Formazione Professionale Upt di Tione e dell'associazione di promozione sociale Il Chiese di promuovere, nell'ambito del Progetto Iter, un ciclo di tre serate gratuite dedicate proprio a questi temi e rivolte al tessuto produttivo locale.
Gran Carnevale di Storo: si rinnova l'appuntamento storico (46ª edizione) con sfilate, divertimento e musica, dal 9 al 16 febbraio
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Edizione 2013, e il Gran Carnevale di Storo risponde presente all'appello. La manifestazione, giunta alla propria 46ª edizione, si conferma come appuntamento di cartello a cavallo tra Trentino e Lombardia, sapendo attirare un pubblico molto vasto attorno alle parole d'ordine sfilate, maschere, divertimento. E musica, naturalmente, con il gran finale nel teatro tenda in Località "le Piane". Da due anni ormai l'appuntamento è organizzato dalla Pro Loco di Storo (mentre nei tre precedenti era stato organizzato dal gruppo dei Mati Quadrati, poi trasformatisi in pro loco) guidata dal giovane presidente Nicola Zontini. Lo scorso anno, nella serata finale al Teatro-tenda, furono ben 5000 gli ingressi per una festa con la musica del dj Albertino.
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