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Notizie dal Trentino

Non uccidere gli orsi. 65mila firme contro la delibera che introduce "l'orso dannoso"

orsa-daniza-Trentino

Consegneremo all'assessore Michele Dallapiccola le prime 65.000 firme raccolte da LAC contro la delibera di luglio che, introducendo l'inedita categoria di "orso dannoso", ne prevede l'uccisione, mercoledì 3 settembre 2014, presso la sede provinciale di via Romagnosi 9 - Centro Europa - Trento. 
A difesa degli orsi parteciperà all'incontro la nostra Presidente nazionale LAC, Graziella Zavalloni.

Da ormai quattro anni la sezione Trentino Alto Adige/Südtirol di LAC Lega Abolizione Caccia ONLUS organizza il 26 maggio la "Giornata dell'orso". L'azione di Life Ursus li ha salvati dall'estinzione provocata non da eventi naturali ma dallo sterminio sistematico dei bracconieri trentini. Fin dal primo anno per la "Giornata dell'orso", abbiamo invitato l'amministrazione provinciale a rivendicare l'orgoglio del buon lavoro svolto e a intensificare l'opera di formazione/informazione rivolta a popolazione residente e turisti.

A noi pare che sia stata persa finora una grande opportunità: la salvezza degli orsi doveva essere occasione di crescita culturale per noi. Oggi avremmo una generazione di giovani, e di conseguenza le loro famiglie, già formate e sensibilizzate alla tutela attiva di ambiente e animali, e perfettamente attrezzata dal punto di vista culturale a respingere argomentazioni di nessun peso scientifico.

Alla luce delle deludenti dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che se ne lava le mani come Ponzio Pilato e del nostro presidente provinciale Ugo Rossi che conferma il programma di cattura dell'orsa, la posizione di LAC, ferma e motivata, indica che l'orsa Daniza non va né uccisa né catturata. Daniza non ha mostrato alcun comportamento anomalo ma quello che è il regolare comportamento di protezione della prole. Invitiamo ancora una volta la Provincia a porsi in modo costruttivo nei confronti di un progetto apprezzato in tutto il mondo, se non per interessi naturalistici almeno per motivi economici e per non respingere turisti e consumatori di prodotti trentini quali vino e mele.

La LAC, associazione sia animalista sia ambientalista, si muove a difesa di Daniza e degli altri orsi per motivi etici poiché ritiene gli animali selvatici in particolare, e tutti gli animali in generale, portatori di diritti, primo fra tutti alla vita, alla libertà e a svolgere indisturbati il proprio ciclo di vita nell'ambiente naturale in cui sono da sempre inseriti.

A nostro avviso, a distanza di alcuni giorni dalla reazione emotiva comprensibile seguita al racconto del signor Maturi, l'amministrazione provinciale potrebbe e dovrebbe mostrarsi in grado di ponderare le diverse posizioni e modificare opportunamente le decisioni precedentemente prese. Chiediamo la revoca della delibera ammazza orsi di luglio e la revoca dell'ordine di cattura di Daniza.

Rammento inoltre, in previsione della prossima apertura della stagione di caccia, che l'orso, non ha mai ucciso nessun umano negli ultimi 150 anni. Invece nell'ultima stagione di caccia 2013/2014, in soli pochi mesi dunque, abbiamo contato 55 morti tra i cacciatori e 2 tra la gente comune. Contiamo inoltre sempre nell'ultima stagione di caccia 69 feriti tra i cacciatori e 13 tra la gente comune. I cacciatori responsabili non sono in prigione: questi drammi sono considerati solo "INCIDENTI". La caccia non è attività utile o necessaria per cui questi "incidenti" potrebbero ragionevolmente essere evitati.

In tutti questi anni ho più volte segnalato come basta provocare del rumore procedendo nei boschi frequentati da orsi e che in Canada o Alaska, vengono venduti dei sonagli da assicurare agli zaini per avvisare gli orsi. Possiamo allontanare un orso con l'uso di un semplice sonaglio, ma da una fucilata disinvolta nessun sonaglio potrà difenderci! In alcune valli trentine c'è una sollevazione di popolo manovrata ad arte verso pericoli ipotetici e nessuna considerazione dei pericoli reali che l'esercizio della caccia comporta.

Dott. Caterina Rosa Marino