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Biodigestore, "spuza" pubblica, guadagni privati dei pochi arditi a cui abbiamo colpevolmente aperto le porte. Spero prevalga il senso civico... la lettera di Aldo Collizzolli

conferimento della forsu

C'è da rimanere sconcertati di fronte all'assordante silenzio degli enti preposti alla salute pubblica, della Busa di Tione, di fronte alla richiesta di una società privata (ESCASA srl) per la realizzazione di un nuovo impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e dei reflui zootecnici, presso la ex discarica comprensoriale di Zuclo.
Silenzi da parte di Borgo Lares e della sua amministrazione, che già vive e sopporta un discreto inquinamento acustico invernale dato dai cannoni da neve, non la Comunità di valle i cui amministratori hanno un passato "ambientalista", non i comuni limitrofi che pure l'odore lo avvertiranno, e infatti, a suo tempo, avevano chiesto indennizzi per la discarica, così come lo sentono Levico e dintorni oppure a Lizzana.

Pensare che a Storo, come ci informano le gazzette, pensano di organizzare una raccolta di firme, ne hanno addirittura informato l'assessore provinciale Dallapiccola, perché la volpe fa razzia di pochi capi di galline. Qui invece nemmeno un'assemblea informativa; il Comune è a conoscenza della possibilità di esprimersi da parte di chi è interessato fin dal luglio scorso e il tempo scade il 12 settembre, poi, pare di capire, la Giunta provinciale deciderà, sentito forse il Comune.

Secondo il progetto ci porteranno organici per il trattamento della FORSU dalla capienza di 10.000 t/annue, facendole confluire dalla zona del Garda, val di Sole nonche reflui zootecnici (quelli che non hanno voluto nelle Esteriori e a Storo). Si ipotizza la ricezione di 36.500 tonnellate l'anno, pari ad una produzione data da 1.600 U.B.A., provenienti da Rendena e Bleggio, si badi che gli u.b.a. che non sono i fratellini piccoli di Bubba l'amico di Forres Gump, ma l'unità di carico zootecnico sul territorio di competenza (circa 2.000 capi bovini annui a star prudenti).

Per farsi un'idea della concentrazione odorosa e dei valori di accettabilità del disturbo olfattivo basta chiedere a Campiello di Levico oppure a Navicello vicino a Rovereto. Vale la pena ricordare che il quarto aggiornamento di Piano provinciale per la Gestione dei Rifiuti urbani (però non zootecnici) aveva già riconosciuto la necessità di risolvere le situazioni dei bacini del Trentino Orientale e Sud Occidentale prevedendo l'apertura di due nuovi impianti, poi osteggiati da iniziative popolari, siti a Mezzocorona e Lasino, in Giudicarie invece "zitti e mosca"!

Avremo nei fatti una "spuza pubblica", (mi casa es tu casa) e guadagni privati dei pochi "arditi" cui abbiamo colpevolmente aperto le porte. Spero che il senso civico dei più, al fine di restituire a chi verrà dopo di noi, il bene terra integro, possa prevalere.
Aldo Collizzolli