Manuel Ferrari, pasticcere dell'anno, premio Guida ristoranti dell'Espresso. E' Giudicariese, di Breguzzo, il pasticcere dell'anno. Ha studiato alla scuola di cuochi di Tione
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- Category: Breguzzo
- Published on Sunday, 12 October 2014 20:24
- Written by Ettore Zini
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Non solo ristoranti e chef di talento, nella Guida ristoranti dell'Espresso 2015. Tra i cuochi stellati dell'edizione odierna, è Manuel Ferrari, trentaseienne giudicariese di Breguzzo, il pasticcere dell'anno. E' stato premiato alla "Leopolda" di Firenze, l'ex stazione ferroviaria trasformata in sala congressi, nell'ambito della manifestazione che ha premiato le eccellenze nazionali della guida. Sotto i flash dei fotografi, visibilmente emozionato, è salito sul palco per ricevere dalle mani del direttore della Guida Enzo Vizzari, l'ambito premio che l'ha consacrato miglior pasticcere dell'anno. La sua fotografia spicca a pagina 51, della 37a edizione del vademecum dell'Espresso, dove sono annoverati 2.700 ristoranti italiani, di cui 412 top, premiati con uno, o più cappelli. Nel ristorante dove lavora - il Mistral del Grand'Hotel Villa Serbelloni, di Bellagio sul lago di Como - il giovane cuoco trentino è il "guru" della pasticceria. Il premio speciale assegnatogli riguarda manicaretti e dessert, di cui Ferrari è gran maestro. Originario di Breguzzo, in val del Chiese, ha iniziato la sua carriera tra i fornelli alla scuola Professionale Enaip di Tione. E' nell'alberghiera del capoluogo giudicariese che ha imparato i primi rudimenti di cucina. Per poi intraprendere una carriera folgorante. Un paio di stagioni a Madonna di Campiglio, poi l'ascesa. Dall' Palace Hotel di Saint Moritz, è finito all'Heston Blumenthal di Londra.
Nel suo brillante curriculum, ci sono ristoranti stellati come Il Griso di Lecco e il Ciasa Salares di Badia, al 7° posto anche quest'anno tra i migliori ristoranti dell'Alto Adige. Da sedici anni, lavora al Grand Hotel Villa Serbelloni di Lecco, dove è il responsabile della pasticceria, sotto la sotto la guida dello stellatissimo chef Ettore Bocchia, massimo esperto italiano di cucina molecolare. A Villa Serbelloni, un cinque stelle tra i più prestigiosi d'Italia e un passato con ospiti di riguardo come l'imperatore Francesco I, il Kaiser Guglielmo e la regina Vittoria, dopo un inizio come chef di cucina, ha scoperto la passione per la pasticceria. Giovedì, il premio come miglior pasticcere. "Una soddisfazione immensa – dice – soprattutto perché l'estro con dolci e creme è stata una scoperta tardiva". Il dolce preferito? "Nessun dubbio: un dolce autunnale a base di marron glassè, crema di mascarpone e biscotto al caffè. Ricorda il Trentino. Ed è stato quello che mi ha permesso di vincere la selezione". Della scuola di Tione, poi, ha un piacevole ricordo. "Soprattutto del mio grande maestro di cucina Isidoro "Doro" Sartori, di cui ho tuttora un'infinita ammirazione. E' stato lui a insegnarmi i primi segreti. Ed è stato lui a indirizzarmi qui. Per questo gli dico ancora grazie".