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Miracolo a Stenico - 9 settembre 1651. Frammenti di Storia

Miracolo a Stenico - 9 settembre 1651

Il 9 settembre 1651, sulla strada per Stenico, Bartolomeo Melon fu assalito da alcuni malintenzionati che spogliatolo delle armi e derubatolo di quanto aveva addosso lo colpirono alla testa col calcio di un archibugio, quindi, con coltello e pugnale, gli infersero numerose e profonde ferite in viso, al petto e al costato che gli perforarono un polmone causandogli una copiosa perdita di sangue. Credendolo morto i malviventi lo lasciarono in mezzo alla strada pubblica dove fu rinvenuto da un passante che per compassione andò a chiamare il vicario vescovile del Castello di Stenico, Virgilio Armani, affinché ne accertasse la morte. Accorso con alcuni servi, il funzionario trovò il malcapitato come morto, insanguinato, con la bocca serrata, senza respiro né polso. Tutti i suoi tentativi per rianimarlo affinché potesse pentirsi dei suoi peccati furono vani e allora dispose che fosse portato in chiesa per la sepoltura. In quel momento il vicario si rammentò di avere con sè le immagini dipinte dal famoso padre Bonaventura de Relli da Palazzuolo nel Monferrato e inginocchiatosi le pose sulla bocca del ferito recitando la Salve Regina. Subito il Melon aprì gli occhi e cominciò a parlare con voce chiara. Vigilio allora gli pose le immagini davanti agli occhi dicendo:" Vedi, la Madonna che sta qui dipinta e sta viva in paradiso t'ha ottenuta da Dio la vita, però perdona a tuoi nemici". Bartolomeo rispose che per amor di Dio e della Madonna perdonava volentieri i suoi feritori e, tra lo stupore di tutti divenne perfettamente sano.
Padre Bonaventura, in quel tempo era molto vecchio e storpiato dalla gotta tanto che usava solo due dita per tenere la penna con la quale disegnava le sue immagini sacre, conservate per miracolose da papi, re, duchi e cardinali.
Dal Leggendario Francescano del p. Benedetto Mazzara Ofm, Venezia 1722.
(Così come il vicario Armani, Bartolomeo Melon è nominato varie volte nei documenti notarili dell'epoca, l'ultima nel 1681.)