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"La musica sei tu" di Kimbo Ina Vellocet

LA MUSICA SEI TU k 

... Vedi come la musica ha "miliardi di facce"...
La musica è il luogo della scoperta, uno spazio da concepire non come una storia,
o una danza, o altro, ma IL LUOGO DOVE RECARSI: se vuoi andare in quel luogo
devi semplicemente ascoltare.
Respira, stai fermo, muoviti, socchiudi gli occhi, ricrea la tua vita dentro il ritmo della musica
e Lei diventerà la tua medicina. Come fosse una luce che ti attraversa e che guarisce malesseri,
disarmonie e tristezze.
Quando ascolti la musica non ti viene trasmessa solo la musica, ma un'intera esistenza.
Niente è solo musica. Dentro le sue onde vivono immagini, persone, mondi ...
Universi vicini e universi abissalmente lontani.
Una vibrazione invisibile che riesce a superare il tempo e il luogo.
Per me la musica è proprio l'arte per eccellenza.

                               (Kimbo Ina Vellocet)

Cos'è la musica: appunti per una conoscenza sensibile. Il rock, materia di prim'ordine...

ELVIS 

Il rock'n roll apparso dentro la scena dell'arte come "tentativo di sovversione dell'ordine stabilito" prese avvio negli Stati Uniti nel corso del 1954. Il 12 aprile Bill Haley registra "Rock around the clock" e poco più avanti, il 6 luglio, Elvis Presley incide a Memphis "That's all right mama"... Oggi, dopo aver varcato il terzo millennio, a distanza di sessanta anni e più dal suo avvento, è il momento di iniziare una verifica: intorno ai metodi in elenco, delle formalità, dei significati che hanno abitato questa forma espressiva o, come disse Jim Morrison, questa "illuminazione". E' tempo di osservare con intensità le esperienze mosse a partire da quei primi Anni '50 fino ad oggi, per iniziare un vero e proprio catalogo utile a comprendere in maniera più complessiva le peculiarità di una musica capace di sconvolgere il concetto stesso di musica. Qui vogliamo solamente aggiungere una percezione estetica, un pensiero capace di sottolineare la questione del rock, inteso come macro contenitore della musica leggera, la musica che ha cambiato il mondo e le sensibilità, prodotto rivoluzioni e aperto nuove prospettive. Ad un primo sguardo, dopo anni pionieristici dove si sono accavallate stilistiche disparate, dove si è provato e sperimentato di tutto, oggi ecco il rinvenire della "canzone" come forma di rappresentazione contemporanea e dei pensieri dell'Umanità. Ascoltare una canzone dei Beatles, di David Bowie o di Joanna Newsom comporta un semplice dispendio di tempo, giusto 5 minuti, che sembrano il grumo di una disposizione superficiale verso la musica. Ma non è così. A pensarci bene da quali lontane temporalità giungano "Eleanor Rigby", "Life on Mars" o "Monkey & Bear" non è proprio chiaro: potremmo trovare elementi di continuità storica ma, per arrivare a questi 5 minuti di canzone ci sono voluti duemila anni... C'è voluto tutto il pensiero della civiltà occidentale, anche se adesso ci sembra tutto facile... Perché "Yesterday" non è stata scritta sul finire del '700?... Ecco, i Beatles quindi sono l'estrema propaggine di una esperienza sonora e uditiva, di conoscenza, necessariamente da considerare dentro l'evoluzione. E vi sembra poco? L'Uomo da sempre trova espressione attraverso il tempo in maniera "lenta" e la canzone ha occupato ancora più lentamente tempo e spazio fino a divenire una tra le forme di comunicazione più importanti... Il rock è materia di prim'ordine... Oppure accademicamente pensate che, "sono solo canzonette"? (cit. Edoardo Bennato)