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Una figura importante era quella del saltaro...

in: Fabio Giacomoni a cura di, Carte di Regola e Statuti delle Comunità Rurali trentine. Edizioni Universitarie Jaca, Milano, 1991. Vol. I, pag. XX.

«Una figura importante nell'organizzazione del villaggio era quella del saltaro (ma potevano essere anche più d'uno), come custode dei boschi e dei campi, eletto ogni anno dalla Regola. Era una guardia comunale con compiti essenzialmente esecutivi e pratici, spesso svolti a contatto con la gente. Per la custodia dei vigneti, ed in particolare nel tempo della vendemmia, veniva quasi sempre nominato un saltaro apposito, che da un capanno chiamato "tezza", doveva sorvegliare il vigneto. Inoltre il saltaro era responsabile di ogni danno commesso nella zona di sua competenza e toccava quasi sempre a lui riscuotere le multe. Riceveva anche un compenso, spesso in natura, dalle singole famiglie e in certi casi si tratteneva una quota delle mule riscosse».