Gli interventi socio-assistenziali sono interventi finalizzati a sostenere le persone e le famiglie in difficoltà per motivi diversi (economici, personali, di salute…) e sono erogati dalla Comunità delle Giudicarie attraverso il Servizio socio-assistenziale nel quale lavorano le assistenti sociali.
Chi è l’assistente sociale?
L’assistente sociale è un professionista che ha il compito di aiutare le persone e le famiglie ad affrontare e prevenire situazioni di difficoltà e di disagio nei vari aspetti della vita.
L’assistente sociale lavora seguendo precise leggi provinciali e nazionali e in base a principi deontologici propri della professione; in particolare, in ogni intervento l’assistente sociale promuove l’autodeterminazione delle persone, quindi la loro capacità di fare delle scelte e di utilizzare le risorse personali e sociali.
Al servizio sociale possono rivolgersi le persone interessate da un problema, i loro familiari, altre persone che hanno un ruolo nella comunità; a volte l’intervento del servizio sociale è richiesto dall’Autorità giudiziaria.
Come è organizzato il servizio sociale in Giudicarie?
Il servizio sociale è organizzato in 3 “poli”: Valle del Chiese (Storo, Condino e Roncone), Giudicarie Esteriori e Busa di Tione (Ponte Arche e Tione), Val Rendena (Spiazzo e Pinzolo). In queste tre zone sono dislocati gli uffici delle assistenti sociali con sportelli aperti al pubblico nei vari giorni della settimana. Le assistenti sociali lavorano per “area di utenza”, ossia si occupano specificamente di minori e famiglie, adulti e persone anziane.
Le assistenti sociali sono presenti anche presso il Consultorio familiare e il Distretto sanitario.
Come funziona l’accesso al servizio sociale?
Ci si può rivolgere allo sportello più vicino alla propria zona di residenza nei momenti di recapito o tramite richiesta di appuntamento anche telefonica; poi, in base alla richiesta presentata e alla composizione del nucleo familiare, si individua l’assistente sociale di riferimento.
L’assistente sociale, dopo aver conosciuto la situazione della persona che si è rivolta al servizio, definisce con lei il bisogno o i problemi da affrontare e, attraverso una valutazione professionale, propone un progetto di aiuto nel quale le persone coinvolte devono avere sempre parte attiva e responsabile.
Quali sono gli orari degli sportelli per il cittadino?
POLO |
ORARIO SPORTELLO |
NUMERO DI TELEFONO |
Polo 1 - Valle del Chiese |
-Storo: il lunedì dalle 13.30 alle 15.30 -Roncone: il mercoledì dalle 14.30 alle 16.30 -Condino: il venerdì dalle 8.30 alle 11.00. |
0465-687059
0465-900058
0465-621844 |
Polo 2 - Giudicarie Esteriori, Tione e Busa (Bolbeno, Zuclo, Preore, Montagne, Ragoli). |
-Ponte Arche: il lunedì dalle 8.30 alle 11.00 -Tione: il giovedì dalle 14.30 alle 16.30 |
0465-702544
0465-339508 |
Polo 3 - Val Rendena |
-Spiazzo: il martedì dalle 8.30 alle 11.00 -Pinzolo: il giovedì dalle 8.30 alle 11.00 |
0465-801990
0465-502549 |
QUALI SONO GLI INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI?
Interventi economici straordinari, reddito di garanzia sociale, interventi di volontariato e altri.
APPROFONDIAMO ALCUNI INTERVENTI
E’ regolamentato dall’art. 35 della legge provinciale n. 13/2007.
L’assistente sociale valuta il bisogno presentato dalla persona e la presenza dei requisiti previsti per la concessione del contributo. La persona deve presentare l’ICEF attualizzato, e il coefficiente collegato deve essere inferiore a 0,19. La persona deve essere residente in provincia di Trento al momento della domanda. L’intervento può essere erogato per un massimo di due volte in un anno (a partire dal primo intervento). L’intervento è concesso a fronte di una situazione di emergenza o di un bisogno che si presenta eccezionalmente; non si tratta di un aiuto continuativo, ma che risponde a un bisogno specifico, certificato e non differibile. Si chiede alla persona di documentare la spesa per la quale chiede il contributo. A seguito della valutazione del bisogno, l’assistente sociale porta la situazione in un’apposita équipe, che decide in merito alla concessione dell’intervento applicando dei criteri uniformi per tutte le richieste presentate al Servizio socio-assistenziale in quel periodo. L’intervento economico straordinario può essere erogato anche attraverso una delega al diretto beneficiario.
Si tratta di un contributo economico che va ad integrare le entrate della famiglia, erogato a fronte di bisogni e problematiche complesse, che non riguardano solamente aspetti di tipo economico e/o lavorativo. Il reddito di garanzia sociale è vincolato all’adesione, da parte della persona, a un progetto di aiuto specifico e personalizzato, con tempi definiti (non è quindi un diritto acquisito). L’assistente sociale svolge un’accurata valutazione sociale e porta la situazione in un’apposita équipe, che decide in merito alla concessione dell’intervento applicando dei criteri uniformi per tutte le richieste presentate al Servizio socio-assistenziale in quel periodo. La gestione di questo intervento è regolamentata da specifiche direttive della Provincia.
Erogazione di pacchi viveri, pannolini lavabili, latte in polvere e vestiario per bambini da parte delle associazioni di volontariato (Caritas, Croce Rossa Italiana, Centro Aiuto alla Vita, associazione Robin Hood, associazione Stenico 80) sulla base di un progetto concordato con il servizio sociale.
Assegno concesso alle famiglie con almeno tre figli minori, per l’importo di 141,02 € mensili per 13 mensilità. Per la domanda è necessario presentare il modello ISEE. Possono presentare domanda i cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso di carta di soggiorno. La domanda va presentata entro il 31 gennaio dell’anno successivo per il quale si fa domanda.
Contributo economico che può essere richiesto entro sei mesi dalla nascita di un bambino, dalle mamme italiane o straniere con carta di soggiorno che non beneficiano di altre indennità relative alla maternità o ne beneficiano in misura ridotta. Anche per questo intervento è necessario presentare l’ISEE.
Erogazione da parte della Comunità di somme destinate al mantenimento dei minori, non corrisposte dal genitore separato o divorziato tenuto al mantenimento nei termini e nelle condizioni stabilite da una sentenza del Tribunale. Le somme vengono anticipate dalla Comunità, in seguito la Provincia si rivale sul genitore obbligato al mantenimento. Possono richiedere questo intervento i genitori affidatari con uno o più figli minori, in possesso di un provvedimento del Tribunale e un atto di precetto notificato all’altro genitore e non ottemperato entro 10 giorni dalla notifica. Il contributo non può essere superiore a 316,05 € per ogni figlio (per l’anno 2014) e viene concesso per 12 mesi, con possibilità di rinnovo fino alla maggiore età del figlio.